MATTACE RASO DOTT. FLAVIO - Milano e Melegnano


visita ginecologica

come si svolge e a cosa serve

l'importanza dei controlli periodici

La visita ginecologica è fondamentale per la salute femminile, poiché permette di valutare lo stato dell’apparato genitale e di individuare precocemente eventuali alterazioni. Anche senza sintomi, controlli periodici sono essenziali per la prevenzione, dall’inizio dell’attività sessuale fino alle fasi avanzate della vita.


L’obiettivo della visita è verificare la normalità degli organi genitali ed escludere o individuare precocemente patologie ginecologiche. Attraverso colloquio, esame obiettivo e eventuali approfondimenti, si possono diagnosticare alterazioni come miomi uterini, cisti ovariche, endometriosi, infezioni vaginali, disturbi mestruali o della menopausa.


Un programma di controlli regolari può includere esami di prevenzione oncologica, come il Pap Test e altre indagini se necessarie. Le linee guida raccomandano visite regolari anche senza sintomi, poiché molte patologie iniziali possono essere silenti. La visita ginecologica diventa così uno strumento di monitoraggio utile a mantenere un quadro chiaro della propria salute nel tempo.

Quando è consigliabile eseguire i controlli


icona appuntamento

Scelta del momento più adatto

In genere si preferisce programmare una visita in un periodo in cui non sono presenti mestruazioni, così da rendere l’esame più agevole per il medico e più confortevole per la paziente. Non è necessaria una preparazione particolare: è sufficiente osservare le normali abitudini di igiene quotidiana e, poco prima dell’appuntamento, può essere utile svuotare la vescica per facilitare l’esplorazione addominale e pelvica. È consigliato portare con sé eventuali esami eseguiti in precedenza, come Pap Test, ecografie, esami del sangue o referti specialistici, che contribuiscono a completare il quadro clinico.

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Segnali e motivazioni per prenotare

Oltre ai controlli di routine, la visita è indicata in presenza di sintomi o cambiamenti rispetto alla propria normalità. Tra le motivazioni più frequenti rientrano mestruazioni irregolari, molto abbondanti o dolorose, dolori pelvici, perdite vaginali anomale, prurito o bruciore, dubbi sulla contraccezione, difficoltà o dolore durante i rapporti sessuali e prevenzione delle infezioni genitali. Anche in assenza di disturbi importanti, il confronto con lo specialista può aiutare a chiarire dubbi, a ricevere informazioni aggiornate e a impostare un percorso di prevenzione personalizzato sulle esigenze della singola paziente.

Come si svolge la visita ginecologica

Colloquio iniziale e raccolta della storia clinica

La visita si apre con un colloquio preliminare, durante il quale il ginecologo raccoglie informazioni sulla storia clinica generale, sulle caratteristiche del ciclo mestruale, sull’eventuale storia ostetrica, sull’attività sessuale e sulla presenza di sintomi specifici. In questa fase la paziente può esporre con calma i propri disturbi, le preoccupazioni o le domande, in un contesto di ascolto e rispetto. La valutazione tiene conto anche di eventuali terapie in corso, di patologie sistemiche e di familiarità per malattie ginecologiche o oncologiche.

Esame obiettivo e valutazione degli organi

Successivamente si passa all’esame obiettivo. La paziente viene fatta accomodare sul lettino ginecologico, in una posizione che consente al medico di osservare in modo accurato i genitali esterni e, quando indicato, quelli interni. L’esame inizia con l’ispezione della vulva, per verificare la presenza di infiammazioni, lesioni, condilomi o altre alterazioni. Quando appropriato, si procede con l’utilizzo dello speculum, uno strumento che separa delicatamente le pareti vaginali e permette di visualizzare la cervice ed eseguire il Pap Test o altri prelievi.

Segue l’esplorazione vaginale associata alla palpazione addominale bimanuale, che consente di valutare forma, dimensioni, mobilità e sensibilità di utero e ovaie, oltre all’eventuale presenza di masse o punti dolorosi. In base al quadro clinico, la visita può essere integrata da ecografie o ulteriori indagini, con l’obiettivo di completare la valutazione diagnostica e definire in modo accurato il percorso successivo.

Comfort della paziente e ruolo dell’educazione sanitaria

Durante l’esame il ginecologo invita la paziente a respirare lentamente e a rilassare la muscolatura, così da ridurre la sensazione di fastidio. Particolare attenzione viene posta alla valutazione del pavimento pelvico, poiché una muscolatura troppo contratta o, al contrario, indebolita può essere associata a dolore durante i rapporti o a incontinenza urinaria da sforzo. Nelle donne giovani che non hanno ancora avuto rapporti sessuali completi, alcune manovre, come l’uso dello speculum o l’esplorazione interna, possono non essere eseguite e l’esame viene adattato alla situazione individuale.

La visita ginecologica rappresenta anche un’importante occasione di educazione sanitaria: consente di approfondire temi come contraccezione, sessualità, prevenzione delle infezioni, gestione delle diverse fasi ormonali e cambiamenti legati alla menopausa.

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